In mostra ad Arezzo molte opere il cui studio è stato supportato dalla diagnostica di Art-Test
Giorgio Vasari è universalmente noto come l’autore del primo “manuale di storia dell’arte”. Chi non ha studiato, almeno una volta, i primi capitoli delle sue celebri Vite? Tuttavia, il contributo di Vasari va ben oltre questo celebre scritto: fu un artista e architetto di straordinario talento, oltre che autore di opere meno note ma altrettanto affascinanti, come I Ragionamenti, Le Ricordanze e Le Invenzioni. La sua eredità culturale e artistica è vasta, e Art-Test ha avuto il privilegio di analizzare alcune delle sue creazioni più emblematiche.
In occasione del 450° anniversario della sua morte, Arezzo ha dedicato un intero anno di eventi e mostre a questo illustre concittadino. L’obiettivo? Esplorare i tanti volti di Vasari: l’erudito, l’architetto capace di concepire e dirigere opere grandiose come il Corridoio Vasariano, e il pittore di invenzioni straordinarie che continuano a ispirare l’immaginario collettivo.
Il teatro delle Virtù: un viaggio nell’allegoria
Tra gli eventi in programma spicca la mostra Il teatro delle Virtù, che indaga l’uso dell’allegoria nell’arte di Vasari. In una miriade di opere sacre e profane, il maestro celebrò la gloria del granduca Cosimo I, suo mecenate dal 1550 fino alla morte. L’esposizione si sviluppa in due sedi: la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea e la vicina Chiesa di Sant’Ignazio.
Al cuore della mostra c’è un reperto archeologico di valore straordinario: la Chimera, conservata di norma al Museo Archeologico di Firenze. Molti la ricordano dai manuali scolastici, senza sapere che fu Vasari a identificarla come opera etrusca. Ritrovata casualmente fuori le mura di Arezzo, la scultura venne restaurata in un primo momento da Benvenuto Cellini. Un documentario arricchisce l’esperienza, raccontandone la storia e permettendo ai visitatori di apprezzarne la bellezza senza tempo.
Un incontro con opere indimenticabili
Tra le opere esposte spiccano capolavori che Art-Test ha avuto il privilegio di analizzare in passato. Dalla Galleria Palatina arrivano Le Tentazioni di San Girolamo, il cui strato pittorico è stato indagato con tecniche chimico-fisiche, e L’Allegoria della Pazienza, per la quale è stato studiato il disegno preparatorio grazie allo scanner Intravedo.
La seconda parte della mostra, allestita nella Chiesa di Sant’Ignazio, accoglie i visitatori con quattro enormi pale monumentali. Qui ritroviamo un’altra “vecchia conoscenza”: L’Adorazione dei Pastori, solitamente custodita a Bosco Marengo. Per quest’opera, diversi anni fa, Art-Test progettò ed eseguì una complessa campagna diagnostica, i cui dettagli sono disponibili sul nostro sito (art-test.com).