Il Museo della Grafica di Pisa inaugura il viaggio italiano di Ultrasky: alla scoperta del Blu Egizio, dalle Arti alle Scienze, un’affascinante mostra che svela i segreti del pigmento artificiale più antico del mondo: il Blu Egizio. Non si tratta di un semplice colore, ma di un materiale dal passato straordinario e dalle applicazioni inaspettate, che spaziano dall’arte alla scienza.
La storia unica del Blu Egizio
Associato all’Antico Egitto, il Blu Egizio fu largamente usato in epoca romana, sia in pittura che in scultura, per i marmi policromi. Tuttavia, nel Medioevo si persero le conoscenze necessarie per la sua produzione e il pigmento cadde nell’oblio, che riemersero solo nel Rinascimento, come testimonia l’opera di Raffaello alla Farnesina. Dopo un’ulteriore sparizione nei secoli successivi, questo colore è ora tornato protagonista grazie a una sfida creativa.
Arte contemporanea e tecnologia: il Blu Egizio rivive oggi
La mostra ha invitato 10 artisti contemporanei a riscoprire il Blu Egizio, utilizzandolo nelle loro opere. Il risultato? Creazioni sorprendenti che esplorano nuove prospettive cromatiche e tecniche. Grazie a un visore speciale, i visitatori potranno ammirare la straordinaria luminescenza di questo pigmento su diversi manufatti, un’esperienza che promette di stupire.
Oltre l’arte: scienza, medicina ed energia
Curata da BLUENET, una rete di accademici, tra cui alcuni diagnosti con cui collaboriamo da tempo, come Marco Nicola, dedicata allo studio del Blu Egizio, l’esposizione non si limita al mondo artistico. Il pigmento viene raccontato anche nelle sue applicazioni scientifiche, con approfondimenti sul suo utilizzo in campo medico e nel settore energetico, dimostrando la sua versatilità e rilevanza anche oggi.
Scoprite tutte le tappe del tour della mostra e ulteriori dettagli sul sito ufficiale: www.ultrasky.it. Non perdete l’occasione di immergervi in un viaggio unico, dove storia, arte e innovazione si intrecciano in modo sorprendente!